Che cosa ho?

Cosa può un uomo?

In quale direzione, dunque, i dolori producono i loro effetti?

In cosa consiste la profondità del pensiero?

E per quanto riguarda la mia lunga infermità, non le devo infinitamente di più che alla mia salute?

Come può succedere che soltanto nell’angoscia io sia pienamente me stesso? Sono stato educato all’angoscia?

Perché mai la massiccia sorveglianza digitale che ha comunque luogo e non incontra alcuna resistenza dovrebbe arrestarsi dinanzi al virus?

Byung-Chul Han, La società senza dolore, Torino, Einaudi, 2021. Titolo originale: Palliativgesellschaft Schmerz heute, 2020